Tu: la band che mi fa impazzire

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I Tu sono un duo, sono in due e suonano in due a Tu per Tu.

Scherzi a parte ma non troppo, Sebastiano Forte siciliano chitarrista e cantore, Federico Leo salentino, batterista e cantore anche lui, insomma i due sono due ottimi musicisti naturalizzati romani, ma sono anche due teste matte ma lucide, molto lucide perchè hanno scritto un disco davvero fuori di testa, lucida; “Non Avrai Altro Duo All’Infuori Di” uscirà il 16 marzo in tutto il globo terracqueo.

Mi sono innamorato di questo disco e lo dico chiaro e tondo.

Il Disco:

Descrivere un disco come questo non è affatto cosa semplice perchè i due masnadieri si divertono a cambiare le carte in tavola ad ogni piè sospinto.

Prendiamo ad esempio il brano che apre il disco, un accennato reggae quantomai schizofrenico ma che si modifica geneticamente col passar del tempo fino a che non diventa un fischio moog dipendente.

Ma le sorprese sono varie e molte, “Robot Girl” è una sorta di parodia di Get Lucky ma digerita col compressore, ma è anche un funkaccio 70 in piena regola, ma state tranquilli perchè ci troverete anche molto altro.

Con 44322 si cambia completamente musica, immaginiamo una Sunset Boulevard trasportata dagli alieni a Baltimora dove, in quel preciso istante sta passando Frank Zappa sotto acido a braccetto con Steve Vai sotto Ketamina, ecco, il brano suonerebbe esattamente così come lo state immaginando. Un grande omaggio al maestro!!!

Una faticaccia questo disco, si cambia di nuovo, punkfuzz e una canzone italiana, cantata in italiano che rievoca i fasti e le follie degli anni sessanta, ma lo spirito del vecchio Frank non si fa attendere perchè riemerge dai flutti della canzonetta e diventa un passaggio fantastico

Mentre riecco gli Chic di Nile Rodgers confondersi con un bellissimo solo di chitarra che fa tornare alla mente, mah…tempi in levare, terzinati ecc.. e poi un omaggio a Mina con “se c’è una cosa che mi fa impazzire”, spiazzano i Tu.

Io Senza Te, un lentaccio che rievoca il miglior Fred Buscaglione sotto acido, e poi ancora jazz con “Primo Giugno”, e poi ancora una miriade di temi, composizioni che non danno tregua, variano in continuazione e non danno mai un riferimento fisso, straordinari folletti della musica, eccellenti giocolieri della metrica e magnifici affabulatori.

Questo e anche altro sono i Tu, che gigioneggiano con il resto del mondo e che concludono il disco con una Ghost Track degna di un finale con sorpresa.

Disco fuori dalle regole, ottima la registrazione, formidabili gli arrangiamenti.

Voto: 8

Prince Faster

Saranno in concerto Venerdi 20 Marzo all’Angelo Mai viale delle Terme di Caracalla 55

Bio Tu:

Sebastiano Forte, nasce clarinettista e diventa suo malgrado chitarrista, polistrumentista eclettico e compositore e come predetto dall’oracolo di Delfi, si laurea in psicologia e si masterizza in musicoterapia. Con i Qbeta ha suonato al Social Forum Mondiale di Porto Alegre in Brasile, al Social Forum del Mediterraneo a Barcellona, all’Austin City Limits festival in Texas e al Concertone del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma. Con il progetto L.E.D. ha prodotto “Life Emission Display” (Funkyjuice Rec.) distribuito in Europa, Stati Uniti e Giappone. Compone inoltre musica per il teatro e per il cinema. Con il duo “Forte Vs Leo” ha vinto diversi riconoscimenti nazionali.

Federico Leo, malgrado sia un batterista troppo jazz per chi suona rock e troppo rock per chi suona jazz si è laureato in grafica per distrarre i concorrenti. Si è poi diplomato al biennio di Jazz al conservatorio L. Refice di Frosinone. A Umbria Jazz vince una borsa di studio per frequentare un anno il Berklee College of Music di Boston ma è una cosa che non farà mai. Membro del collettivo romano d’improvvisazione musicale Franco Ferguson, si è ritrovato a suonare oppure suona ancora con i LUZ, i Gronge, i Nidi d’Arac, l’Operaja Criminale, la Bottega Glitzer, Valentina Lupi, i Moheir, Stefano Scarfone, i Koiko, Armaud. Con il duo “Forte Vs Leo” ha vinto diversi riconoscimenti nazionali. Dejavu? Può essere…